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di Avv. Federico Vido

Nell’ambito del rilevante processo – anche mediatico – che vede imputato il signor Marco Cappato con l’accusa di aver favorito il sucidio di DJ Fabo, a seguito delle conclusioni del P.M. e della difesa dell’imputato la Corte d’Assise di Milano, presieduta dall’ottimo Giudice Ilio Mannucci Pacini, ha deciso di rimettere gli atti alla Corte Cosituzionale in relazione all’art. 580 c.p..
Il provvedimento di remissione evidenzia con lucidità e precisione i rilevanti aspetti di possibile illegittimità della norma poc’anzi citata nelle parti in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione e, quindi, a prescindere dal loro contributo alla determinazione o al rafforzamento del proposito suicidario.
Un argomento di grandissima attualità che merita certamente una valutazione della Corte Costituzionale in ragione delle rilevanti implicazioni dell’interpretazione della norma penale anche in relazione alle recenti evoluzioni normative sul fine vita.
Alleghiamo qui di seguito l’interessante ordinanza.

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